Su ItaliaOggi, un interessante focus a firma di Antonio Ranalli in cui si approfondisce il tema del Superbonus e le nuove problematiche emerse con la progressiva riduzione degli incentivi al 65%. L’articolo evidenzia le criticità legate a lavori non completati, cantieri sospesi e controversie sulla cessione del credito, aspetti che stanno aprendo la strada a numerosi contenziosi legali.
Francesco Ferrara, intervistato sul tema, ha sottolineato l’importanza di un’attenta predisposizione e gestione dei contratti, ricordando che “la mancata esecuzione delle opere nei termini pattuiti può comportare il diritto del committente di risolvere il contratto per inadempimento dell’appaltatore, con tutte le relative conseguenze in termini di interruzione dei pagamenti e risarcimento dei danni. Se le parti si sono determinate a concludere il contratto di appalto sulla base del presupposto della possibilità di beneficiare del Superbonus (con sconto in fattura o cessione del credito) e tale possibilità è svanita in conseguenza del mancato completamento delle opere o del completamento delle stesse tardivamente per inadempimento imputabile all’appaltatore il committente può certamente agire per l’adempimento o la risoluzione del contratto e chiedere, altresì, il risarcimento del danno conseguito dalla cd. perdita di chance“.
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